L’evento, promosso da ASL Roma 5, Procura di Tivoli e Comune di Guidonia Montecelio, ha riunito al Teatro Imperiale gli attori della rete territoriale impegnati nel sostegno alle donne vittime di violenza.
Venerdì 21 novembre, il Teatro Imperiale ha accolto un pubblico partecipe per “Il filo delle parole – Donne di poesia e di realtà”, l’evento organizzato da ASL Roma 5, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli e Comune di Guidonia Montecelio nell’ambito delle celebrazioni della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Testimonianze e dibattiti, accompagnati dalle canzoni di Fabrizio De André, con l’obiettivo di alimentare uno spazio condiviso, capace di unire linguaggi diversi per sostenere le persone che vivono situazioni di violenza, promuovendo la cultura del rispetto e della prevenzione.
L’evento, moderato dalla giornalista RAI Rita Cavallo, si è aperto con i saluti istituzionali del Sindaco di Guidonia Montecelio Mauro Lombardo, del Direttore Generale della ASL Roma 5 Silvia Cavalli e del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli Andrea Calice. A seguire, la performance musicale dei ‘Basta Poco’ ha introdotto gli argomenti delle successive tavole rotonde, scandendo poi il dibattito attraverso i temi del pregiudizio, dell’indifferenza sociale, dell’esclusione, del dolore e della violenza.
Durante il primo confronto sono intervenuti Silvia Cavalli, Andrea Calice e la Responsabile dell’Ufficio Legale di Differenza Donna APS Teresa Manente, che insieme hanno approfondito le radici culturali della violenza di genere e del pregiudizio verso le vittime, analizzando gli ostacoli che troppo spesso impediscono alle vittime di chiedere sostegno.
Il secondo panel ha visto aggiungersi i rappresentanti delle istituzioni, delle scuole, dei servizi consultoriali e delle Forze dell’Ordine – tra cui la Dirigente scolastica dell’I.I.S. Via Roma 298 Roberta Moncado, il Direttore ff dei Consultori della ASL Roma 5 Loredana Masi, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Tivoli Maggiore Pietro Scabardi, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Guidonia Montecelio Cristina Rossi e il Tenente del Gruppo Guardia di Finanza di Guidonia Montecelio Stefania Rea. Al centro del dibattito, la prevenzione e la costruzione di una rete capillare di ascolto e intervento che attraversi tutta la società e intercetti precocemente i segnali di vulnerabilità, esclusione sociale o disagio, offrendo percorsi di supporto e accompagnamento.
La terza tavola rotonda, dedicata alle forme più gravi di violenza e ai percorsi di tutela delle vittime, ha coinvolto professionisti della sanità, della giustizia e del sistema di protezione, offrendo un quadro degli strumenti di intervento e dei protocolli di presa in carico e tutela attualmente in essere. Sono intervenuti Enrico Ruggeri, Direttore dell’Unità di Medicina d’Urgenza DEA I Livello dell’Ospedale di Tivoli – ASL Roma 5, Cosimo Bari, del Commissariato della Polizia di Stato di Tivoli, Serena Tripoli, Responsabile del Centro Antiviolenza Gea, Eliana Lelli, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati presso il Tribunale Tivoli, e Davide Bacecci, Presidente dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio.
L’evento si è concluso con un passaggio toccante dedicato al tema della speranza: un invito al pubblico a guardare oltre il dolore e a immaginare un percorso di rinascita. A fare da cornice, ancora una volta, le note di Fabrizio De André.
“Il contrasto alla violenza sulle donne non può essere un gesto isolato né un impegno confinato a un singolo ambito: è un patto collettivo che coinvolge istituzioni, scuola, sanità, giustizia e l’intera nostra comunità”, ha dichiarato il Direttore Generale Silvia Cavalli a margine dell’evento. “Come ASL Roma 5, assieme alla Procura di Tivoli, che ringrazio, e a tutti i soggetti intervenuti oggi e coinvolti nel Tavolo Tecnico Interistituzionale per il contrasto alla violenza sulle donne, continueremo a rafforzare e ampliare i servizi di prossimità, le reti di protezione e i percorsi di ascolto sul territorio. La partecipazione così ampia, consapevole e attenta di oggi conferma quanto il tema sia sentito e urgente: solo proseguendo questo lavoro in modo coordinato e continuativo potremo costruire un ambiente in cui ogni donna si senta davvero al sicuro e sostenuta”








