Attività Libero Professionale Intramuraria
Piano aziendale di attività istituzionale ed intramoenia dei servizi (art. 1, comma 5, L. 120/2007)
Ai sensi dell’art. 1, comma 5 della Legge n. 120 del 2007 e ss.mm.ii., l’Azienda USL Roma G ha predisposto il presente PIANO, con il duplice obiettivo di fornire le informazioni riguardanti le condizioni di esercizio dell’attività istituzionale e di quella libero-professionale intramuraria, anche con riferimento ai volumi di attività delle strutture, nonché di realizzare un’appendice alla “carta dei servizi” aggiornabile di anno in anno e pubblicizzata con gli strumenti di diffusione della carta medesima (compreso il WEB).
Il Piano si compone di una Prima parte relativa alla descrizione dell’istituto della libera-professione intramuraria e dei suoi principi e di una seconda parte relativa alla descrizione puntuale delle Macrostrutture Aziendali contenente le modalità di accesso ed erogazione delle prestazioni (istituzionali ed in libera-professione), i numeri utili all’utenza, e le schede delle strutture operative presenti corredate dall’indicazione delle attività e dei relativi volumi complessivi (istituzionali e in libera-professione) programmati per l’anno solare di riferimento.
Il piano ha, infine, in allegato il regolamento aziendale per lo svolgimento dell’attività libero/professionale intramuraria.
La Libera Professione Intramuraria: Descrizione dell’Istituto e Principi
L’istituto della libera professione intramuraria assume un peculiare rilievo nel quadro della valorizzazione della centralità dell’utente e del miglioramento della qualità e della umanizzazione dell’assistenza. La salvaguardia del diritto alla salute, costituzionalmente riconosciuta, trova infatti la sua espressione qualificante nella libera scelta delle cure e del medico da parte del cittadino e nella garanzia della continuità delle cure, nel rispetto dei reali bisogni assistenziali e del rapporto di fiducia che è alla base del rapporto fra medico e paziente.
Per attività libero professionale (di seguito denominata ALP) intramuraria della dirigenza si intende: “l’attività che detto personale individualmente o in equipe, esercita fuori dell’impegno di servizio in regime ambulatoriale, ivi comprese le attività di diagnostica strumentale e di laboratorio, di day hospital, day surgery o di ricovero nonché le prestazioni farmaceutiche, sia nelle strutture ospedaliere che territoriali, prioritariamente in favore e su libera scelta dell’assistito e con oneri a carico dello stesso o di assicurazioni o di fondi sanitari integrativi del S.S.N. di cui all’art. 9 del Dec. L.vo 502/1992”.
L’ALP della Dirigenza costituisce un’area organizzativa di erogazione di servizi a pagamento, che sono offerti sul mercato sanitario in parallelo all’attività istituzionalmente dovuta, al fine di:
- Contribuire al processo riorganizzativi dei servizi offerti ai pazienti, mettendo a disposizione il patrimonio di conoscenze, capacità, esperienze e risorse organizzative, tecnologiche e strutturali dell’Ente, nell’ambito di un sistema sanitario complessivamente inteso
- Rafforzare la capacità competitiva dell’Azienda sanitaria, non solo sul mercato dei servizi garantiti e finanziati dal SSN in concorrenza con le strutture private, ma anche sul mercato più generale dei servizi sanitari
- Garantire il diritto all’esercizio della libera professione e valorizzare il ruolo e le opportunità professionali della dirigenza sanitaria complessivamente considerata.
L’esercizio dell’ALP intramuraria non deve essere in contrasto con le finalità e le attività istituzionali dell’Azienda e il suo svolgimento è organizzato in modo tale da garantire l’integrale assolvimento dei compiti di istituto e da assicurare la piena funzionalità dei servizi.
L’ALP intramuraria non può globalmente comportare, per ciascun dirigente un volume di prestazioni o un volume orario superiore a quello assicurato per i compiti istituzionali, e comunque con riferimento ai volumi della Unità operativa di appartenenza o disciplina nel caso di professionisti autorizzati all’esercizio dell’ALP in disciplina diversa da quella in cui si è collocati.
L’ALP intramuraria è esercitata al di fuori dell’orario di servizio sia in regime ambulatoriale, che di ricovero (ordinario o day hospital/day surgery) ed in particolare:
- al di fuori del servizio, quando esercitata nell’ambito di strutture non appartenenti all’Azienda
- al di fuori dell’orario di servizio, ovvero mediante distinta timbratura, ove possibile, e comunque mediante attestazione delle presenze (badge con codice specifico, fogli firma o similari), quando esercitata nell’ambito di strutture appartenenti all’Azienda.
L’attività ambulatoriale, ivi compresa quella di diagnostica strumentale e di laboratorio, esercitata in regime di attività libero professionale, attualmente viene svolta anche nelle strutture e negli spazi utilizzati per l’attività istituzionale, fermo restando che l’organizzazione del servizio assicura orari diversi per le due attività (istituzionale e libero professionale) nonché distinta prenotazione e riscossione dei pagamenti, privilegiando comunque l’attività istituzionale
Con l’entrata in vigore della Legge n. 189 del 08/11/2012, sono state introdotte alcune novità per quanto riguarda le modalità di esercizio della libera professione intramuraria.
Tra queste, particolare rilievo assumono le disposizioni relative all’adozione di un programma sperimentale che preveda lo svolgimento dell’attività de qua presso gli studi dei professionisti collegati in rete e la predisposizione ed attivazione di una infrastruttura per il collegamento (voce e dati), tra l’Azienda e le singole strutture nelle quali vengono erogate le prestazioni allorché l’Azienda stessa non disponga di spazi sufficienti.
Versando l’Azienda USL Roma G in una situazione di grave carenza di spazi (e strumentazione annessa) sufficienti a garantire lo svolgimento dell’attività intramuraria ai propri professionisti, sono state avviate specifiche iniziative per il loro reperimento e nello specifico:
- al proprio interno, attraverso la verifica di alcune strutture sottoposte a riorganizzazione nonché mantenendo la possibilità di utilizzare ambulatori dei Presidi e Distretti Aziendali al di fuori del loro impiego per l’attività istituzionale
- all’esterno tramite richiesta di convenzione con le altre Aziende Sanitarie ed Ospedaliere del Lazio per lo svolgimento di attività in regime Ambulatoriale, DH e di Ricovero.
Tuttavia, in considerazione del fatto che lo svolgimento dell’intramoenia è un diritto soggettivo dei professionisti a rapporto esclusivo, nelle more della realizzazione/dotazione/acquisizione di spazi sufficienti, l’Azienda prevede tutt’ora l’utilizzo di spazi esterni/studi privati per lo svolgimento della sola attività ambulatoriale, e sino all’implementazione del collegamento (voce e dati) tra l’Azienda e le singole strutture nelle quali vengono erogate le prestazioni.