Perché vaccinarsi in gravidanza
Le donne che si trovano in stato di gravidanza durante la stagione epidemica è opportuno che vengano vaccinate contro l’influenza per l’aumentato rischio di complicanze gravi e di decesso correlati alla malattia.
L’influenza stagionale aumenta il rischio di ospedalizzazione materna, prematurità, parto cesareo, di stress fetale, basso peso alla nascita e interruzione della gravidanza.
Nei neonati al di sotto dei 6 mesi di vita, per cui non esiste ancora un vaccino, l’influenza aumenta il rischio di malattia severa e complicanze.
La vaccinazione della mamma protegge il neonato attraverso il passaggio di anticorpi protettivi tramite la placenta.
Controindicazioni alla vaccinazione
Ipersensibilità grave (precedente reazione anafilattica) ai principi attivi o a uno qualunque degli eccipienti elencati a qualunque componente presente in tracce come uova, (ovoalbumina, proteine del pollo).
La vaccinazione deve essere rimandata in caso di malattia febbrile moderata o grave odi malattia acuta.
Quando vaccinarsi
La vaccinazione, con vaccino inattivato, può essere effettuata in qualsiasi trimestre della gravidanza, in quanto sembra non associata ad effetti avversi nel prodotto del concepimento.
Set di dati più estesi sulla sicurezza sono disponibili per il secondo e terzo trimestre, rispetto al primo comunque, le raccomandazioni delle autorità sanitarie internazionali (ECDC, OMS) indicano la vaccinazione delle donne in gravidanza a prescindere dal trimestre.
È necessaria la richiesta del Medico di base o il certificato del ginecologo curante attestante l’epoca di gravidanza
I vaccini in gravidanza sono gratuiti
Quali altre vaccinazioni si possono fare durante la gravidanza?
Nel corso della gravidanza sono raccomandate le vaccinazioni contro difterite, tetano, pertosse (dTpa). La vaccinazione dTpa è da effettuare ad ogni gravidanza, anche se la donna sia già stata vaccinata o sia in regola con i richiami decennali o abbia avuto la pertosse.
Infatti, la pertosse contratta dal neonato nei primi mesi di vita può essere molto grave o persino mortale e la fonte di infezione è frequentemente la madre.
Il periodo raccomandato per effettuare la vaccinazione è dalla 27a alla 36a settimana di gestazione, idealmente intorno alla 28a settimana, al fine di consentire alla gestante la produzione di anticorpi sufficienti e il conseguente passaggio transplacentare. Il vaccino dTpa si è dimostrato sicuro sia per la donna in gravidanza sia per il feto.
Il vaccino anti influenzale stagionale può essere somministrata anche insieme al vaccino anti difterite – tetano – pertosse (dTpa)
Sono controindicati in gravidanza
I vaccini contro MPR e varicella, contenendo vaccini a virus vivi attenuati, non possono essere somministrati in gravidanza, sebbene l’effettuazione accidentale della vaccinazione in donne che non sapevano di essere in gravidanza non ha mai fatto registrare un aumento di aborti o malformazioni.
È opportuno informare le donne che intendono programmare una gravidanza circa la necessità di posticiparla di un mese dopo la vaccinazione.
L’esposizione accidentale della donna in gravidanza alla vaccinazione o l’inizio di una gravidanza entro le quattro settimane successive alla vaccinazione non rappresentano indicazioni all’interruzione volontaria di gravidanza.
Nel caso una donna non risulti immune, dovrebbe essere vaccinata durante il puerperio.
Anche la vaccinazione anti-HPV non è attualmente consigliata durante la gravidanza, poiché non sono stati effettuati studi specifici sull’impiego del vaccino in donne gravide.
L’eventuale somministrazione accidentale in gravidanza non comporta comunque l’indicazione all’interruzione volontaria della stessa, mentre la vaccinazione dovrà essere sospesa e le successive dosi rimandate sino al completamento della gravidanza.
Dove vaccinarsi
Le vaccinazioni in gravidanza vengono erogate negli stessi ambulatori per le vaccinazioni adulti
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